Ecco tre brevi racconti, favole, parabole che ci dovrebbero aiutare a capire di darsi il tempo di riflettere, comprendere cosa appartiene a noi e poi all'altro. Ogni volta che ci mettiamo in una situazione di giudizio dovremmo chiederci cosa appartiene a noi, non per sgridarci, punirci o altro, che non serve, ma per conoscerci e riappropiarci di parti nostre. Questo ricorda il concetto di Ombra delineato da Jung.
La moglie sorda
(Da Jorge Bucay in Lascia che ti racconti)
Un uomo telefona al medico di famiglia.
«Ricardo, sono io Julián.»
«Ah, ciao!, Che cosa mi racconti, Julián?»
«Bè, ti telefono perché sono preoccupato per Maria.»
«Come mai?»
«Sta diventando sorda.»
«Ma come sta diventando sorda?»
«Sì davvero. Ho bisogno che tu venga a visitarla.»
«Bè, in genere la sordità non è una malattia improvvisa e neanche acuta; lunedì portala in ambulatorio e la visiterò.»
«Ma tu credi che possiamo aspettare fino a lunedì?»
«Come hai fatto ad accorgerti che non ci sente bene?»
«Bè… la chiamo e non risponde.»
«Potrebbe essere una cosa da niente, magari le si è formato un tappo nell'orecchio. Facciamo così: proviamo a scoprire il livello di sordità di Maria. Dove ti trovi adesso?»
«In camera da letto.»
«E lei dov'è?»
«In cucina»
«D’accordo. Chiamala da dove ti trovi.»
«Mariaaaaa.! No, non mi sente.»
«Va bene. Ora avvicinati alla porta della camera da letto e grida il suo nome dal corridoio.»
«Mariaaaaa…! No, niente da fare.»
«Aspetta, non ti disperare. Va’ a prendere il telefono senza fili e avvicinati a lei camminando lungo il corridoio e intanto continua a chiamarla, così vediamo quando ti sente.»
«Mariaaaaa.! Mariaaaaa…! Mariaaaaaaa...! Non c’è santo.»
«Avvicinati ancora di più.»
L’uomo entra in cucina, si avvicina a Maria, le mette una mano sulla spalla e le grida all'orecchio: « Mariaaaaaaaaaaaaa…! La moglie si gira furibonda e lo apostrofa:
«Che cosa vuoi? Che cosa vuoi, che cosa vuoi, che cosa vuoiiiiii…?! Mi avrai chiamato dieci volte e dieci volte ti ho risposto che cosa vuoi”. Stai diventando sempre più sordo, non so perché non vai dal medico una buona volta.»
Le due bisacce
(da Esopo)
Ciascun uomo porta due bisacce, una davanti, l'altra dietro, e ciascuna delle due è piena di difetti, ma quella davanti è piena dei difetti altrui, quella dietro dei difetti dello stesso che la porta. E per questo gli uomini non vedono i difetti che vengono da loro stessi, mentre vedono assai perfettamente quelli altrui.
La trave e la pagliuzza
(Matteo 7:3-5)
3 Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? 4 O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? 5 Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello
Ogni volta che vedi qualcosa che ti dà fastidio in una persona sarebbe importante ricordare che quello che vedo è per lo meno anche mio: questa è la proiezione
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