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  • Immagine del redattoreMarco Carione

CAMMINARE IN CONSAPEVOLEZZA

Aggiornamento: 18 ott 2023

















Scritti tratti da Thich Nhat Hanh, terra nuova ed.


LA PRIMA COSA DA FARE è alzare il piede. Inspira. Poggia il piede davanti a te, prima il tallone e poi le dita. Espira. Percepisci i tuoi piedi ben saldi sulla terra. Sei già arrivato.


CAMMINARE CON DANIEL BERRIGAN

Un giorno a New York ho invitato Daniel Berrigan, sacerdote cattolico, poeta e attivista per la pace, a fare una passeggiata con me a Central Park. Gli avevo detto: "Senza parlare, camminiamo e basta". Padre Berrigan è molto più alto di me e ha gambe molto lunghe: uno dei suoi passi equivaleva a due dei miei. Cominciammo insieme, a dopo pochi passi era un bel pò più avanti; quando si voltava e vedeva che io non gli ero vicino, si fermava e mi aspettava. Io non mi affrettavo: ero determinato a camminare lentamente e consapevolmente, al mio ritmo personale. ero determinato a dare piena attenzione ai miei passi e al respiro, altrimenti sapevo che mi sarei perso, che mi sarei lasciato prendere dall'idea di dover fare in fretta. Ogni volta che lo raggiungevo camminavamo insieme per un pò, poi lui finiva per precedermi di nuovo, e ogni volta io mantenevo la mia andatura. In seguito venne a trovarmi in Francia e ebbe l'opportunità di imparare e praticare la meditazione camminata. Da allora fu in grado di camminare senza affrettarsi, anche una volta tornato a New York.


DA UN LUOGO ALL'ALTRO

Possiamo goderci ogni passo che facciamo, non solo durante la meditazione camminata ma in qualunque momento, ogni volta che ci dobbiamo spostare da un luogo all'altro, per quanto breve sia la distanza. Se devi fare cinque passi, fa quei passi in consapevolezza, sentendo la stabilità in ogni passo. Salendo le scale, sali ogni gradino con gioia. Ad ogni passo puoi generare la tua energia migliore e poi espanderla fuori, nel mondo.


FERMARSI E TROVARE LA CALMA

"Camminare è un ottimo modo per calmarci quando siamo agitati. Quando camminiamo, concentriamo tutta la nostra consapevolezza sull'atto del camminare e fermiamo l'attività di pensiero, le storie che ci raccontiamo, le accuse e i giudizi che ci passano di continuo nella testa distogliendoci dal momento presente. Per fermare l'incessante attività di pensiero nella nostra mente è utile concentrarci sul corpo. Quando le cose non vanno bene ci conviene smettere di pensarci sopra, in modo da evitare che continuino ad agire in noi energie spiacevoli e distruttive. "Fermare" non significa reprimere, significa innanzitutto calmare. [...] Quando notiamo in noi la presenza di rabbia, paura e agitazione, non occorre buttarle via: ci basta inspirare ed espiare coscientemente e fare un passo in consapevolezza. Permetti a te stesso di calarti a fondo nel qui e ora, perché la vita è disponibile solo nel presente: già questo, da solo, basta a calmare la tempesta".


UN CONTRATTO CON LE SCALE

"Stipula un accordo con la rampa di scale che percorri più spesso. decidi di praticare sempre la meditazione camminata su quelle scale, quando sali e quando scendi; non percorrerle in modo sbadato. Se ti impegni a farlo e poi ti rendi conto di aver già percorso alcuni gradini in uno stato di distrazione, torna giù e riparti. Più di venti anni fa ho stretto con le mi scale un accordo di questo genere che mi ha dato molta gioia".


METTENDOSI LE SCARPE

Ogni giorno ti infili le scarpe e vai di qua e di là, dunque ogni giorno hai l'opportunità di praticare la consapevolezza: non ti serve più tempo. Ti togli le scarpe, te le metti: anche quello è un tempo piacevole di pratica.





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